Pobazine – Issue n. 6 – Inclusione

Massimiliano Locatelli
Intervista di Davide Baluba

No, non mi intendo di architettura, è un mondo che mi affascina ma lascio la parola agli esperti, in una sorta di venerazione silente, come quando a parlare sono scienziati o medici, ecco come immagino gli architetti, scienziati e medici della bellezza.
Ho avuto però la fortuna di conoscere Massimiliano Locatelli, i suoi successi parlano per lui, con Locatelli Partners gira il mondo per progettarlo, immagino che viaggi sempre accompagnato dalla sua eleganza e originalità, e dalla sua improvvisa simpatia che rende le giornate uniche.


Periferie popolari: includono o escludono?
Molti sono i tentativi di inclusione delle periferie popolari: il sindaco Sala docet. Ma la realtà italiana resta quella delle esclusioni, i quartieri di Milano impiegano tantissimo tempo a cambiare identità. Se paragoniamo “Nolo” di Harlem a NY comprendiamo subito la differenza. Harlem ha cambiato faccia in cinque anni, è diventato un luogo di desiderio vero e proprio, i ristoranti hanno aperto in quantità, i taxi popolano la zona, mamme bionde con bambini si mescolano alle persone di colore del quartiereMilano è più lenta. La gente non ha ancora acquisito la percezione che si possa abitare la periferia, hanno ancora un po’ paura, un certo senso di insicurezza. I più giovani sarebbero attratti ma il tessuto urbano resiste. Ecco queste sono le nostre periferie, più dure, meno flessibili e più strutturate. L’Italia è più provinciale, più lenta. Non ama i cambiamenti.

L’aggregazione, in architettura o urbanistica, come può essere declinata?
L’aggregazione è un tema importante, gli architetti la trattano da sempre. Pensiamo alla città ideale, pensiamo all’Unité d’habitation di Le Corbusier, pensiamo alle chiese e alle parrocchie, pensiamo agli stadi, ora anche ai centri commerciali. Tutti luoghi di aggregazione, tentativi per alcuni riusciti, per altri falliti ma tutti tentativi di aggregazione. In questi giorni di disaggregazione, giorni in cui il virus ci divide e ci isola, si capisce ancora di più come l’aggregazione sia importante per l’Uomo. Come da soli si faccia più fatica e come i luoghi di aggregazione siano importanti e rassicuranti. Oggi si sta sviluppando un’aggregazione virtuale. Il telefono, il computer sono mezzi di aggregazione per i più giovani. I miei nipoti di 15 anni non escono mai ma sono sempre collegati agli amici. Che sia quella la nuova aggregazione?

Il progetto più bello della tua carriera? E il progetto più bello di un altro architetto?
Amo tutti i miei progetti allo stesso modo. Sono tutti i miei bambini. Belli o brutti sono tutti figli miei. Tra i progetti che ho studiato e ammirato di più al primo posto c’è la Villa Savoye di Le Corbusier, simbolo della modernità. Riassunto dei 5 punti della sua architettura, archetipo di un nuovo modo di progettare.

Il progetto che proprio non volevi fare?
Non esiste un progetto che non avessi avuto voglia di fare. Non li ho mai fatti. Recentemente una mia conoscente mi ha chiamato per realizzare un progetto per un suo amico. Non stimo lei. Non mi piace l’amico. Non condivido il loro modo di essere e di vivere. No, Grazie!

Cosa è per te il bello? E il brutto?
Facile, quello che mi piace e quello che non mi piace. L’ho sempre saputo. Per me è facile.

Domani cade un asteroide sulla Terra, tre strutture architettoniche che vorresti sopravvivessero?
Vorrei che sopravvivesse la mia casa e quella di due miei amici. Almeno saremmo in tre e ripartiremo da capo tutti insieme.

Se il mondo fosse un deserto ospitale, come lo progetteresti?
Insegnerei ad ognuno ad autoprogettarsi. L’auto progettazione è l’espressione di sé. Ognuno dovrebbe affrontare questo tema e a modo suo auto rappresentarsi. Sarebbe bello un mondo senza preconcetti, senza paura del giudizio.

Parlaci del tuo prossimo lavoro.
Voglio andare sempre più spesso in Cina. L’energia della Cina mi riempie la testa. Pensi, decidi e fai e fanno. Molto più veloce e concreto che nel nostro vecchio mondo. Meno storie più azione. Ma il mio prossimo progetto vero si svilupperà in Africa in una zona di reale bisogno dove di necessità virtù. E secondo me l’estremo è sempre un bel inizio.

La città più bella a livello architettonico? La città più bella da vivere?
Più bella come architettura Chandigarh, per vivere Milano.

Su marte ci saranno architetti?
Spero di no, ce ne sono già troppi sulla terra.